La Ruotellina è Claudio Zanettin

Largo Poste, 43 - 32043 Cortina d'Ampezzo - Tel. 0436 866333

Quando ho iniziato

Nel 1975 apre la galleria antiquaria “La Ruota” a Cortina d’Ampezzo, paese dove è nato.

E’ immediatamente riconoscibile il suo particolare e inimitabile stile nella selezione degli oggetti che non segue solo criteri di autenticità e unicità, ma si definisce per uno spiccato gusto per l’eccezionale, l’estroso, l’originale, caratteristiche rintracciabili in ogni epoca e in ogni fattura, sia in una statua lignea gotica come in una seggiola barocca o in un vaso Art Nouveau.

Nutre questa sua tendenza che lo porta a scegliere opere non solo antiche e di inimitabile esecuzione, ma espressive di una forza emblematica, metaforica. Realizza vere e proprie collezioni, composte in anni di ricerche in ogni parte del mondo, come la raccolta di valentini del XIX secolo, i mosaici dall'aroma salmastro nel cui interno si annida una flora barocca, nata dalla fantastica aggregazione di conchiglie esotiche che mimano fiori e piante.

E’ famoso per la sua passione collezionistica di opere dell’antico Tirolo, dove il rito della caccia si traduceva negli arredi di ville e castelli, la cui arte ornamentale sapeva straordinariamente utilizzare particolari di animali cacciati o le essenze arboree delle foreste, creando negli ambienti una straordinaria continuità con la natura circostante.

E’ tra i primi antiquari italiani a occuparsi della cultura decadente: predilige la ritrattistica in cui l’eleganza estenuata di personaggi, colti in posizioni di abbandono sensuale, si inserisce in interni di cui sono elencati con ossessiva precisione particolari di arredi, vasi, fiori, alzate, divani, console, librerie, in perfetta sintesi decorativa con il soggetto, in uno stile che sarebbe piaciuto a Mario Praz. La sua decisa personalità nella scelta di materiale antico lo rende poi uno dei più ricercati decoratori d’interni. La sua ricerca costituisce un modello di antiquariato colto, in particolare nell'ambito della gioielleria, di cui diventa uno dei massimi esperti mondiali: è tra i primi antiquari a occuparsi del Novecento con l’esposizione di splendide opere Art Nouveau, Art Deco; la sua galleria diventa la meta di ogni collezionista che desideri gioielli firmati dai maggiori creatori della prima metà del Novecento, con particolare rilievo dato alla vasta fioritura degli anni Quaranta e Cinquanta di opere francesi, ma soprattutto americane.

Il successo raggiunto gli fa aprire nuove sedi a Milano e a Porto Rotondo; è presente nelle più selezionate mostre internazionali di antiquariato a Milano, Venezia e Bologna. Sente la necessità di fare una informazione colta allorché organizza vere e proprie esposizioni a tema come, nel 1987 “La spilla e la sua evoluzione dall'Ottocento agli anni Cinquanta”, dal 24 al 27 agosto 1989 “Storia di bracciali, braccialini, braccialetti”, dal 22 al 25 agosto 1991 “Lo zoo fantastico - LZF”, a febbraio 1992 “Borse Kelly di Hermes” sapientemente esposte facendole calare dal soffitto del negozio, a Bologna dal 20 al 29 agosto 1993 “David Webb e gli americani – gioielli rari dagli anni ’40 ai ‘60” : le mostre sono corredate da raffinati cataloghi che danno un contributo fondamentale alla storia del gioiello. La sua approfondita conoscenza del gioiello del Novecento non poteva escludere la indagine verso quel mondo sperimentale che è la ricerca contemporanea: è il primo antiquario in Italia, e forse nel mondo, a dedicare varie mostre all'arte orafa contemporanea, cogliendo, con grande anticipo, come questa cultura, per le sue straordinarie sperimentazioni materiche insieme alla sua ricchezza inventiva, sia l’unica creazione, nell'odierna produzione, capace di competere con i grandi capolavori del passato.

Negli anni '90 a Cortina e Porto Rotondo organizza alcune mostre per le sorelle Osanna e Turchese Rebecchini. Collabora con Graziella Folchini Grassetto, direttrice dello Studio GR. 20 di Padova, nelle mostre del 1989 “Antologia di arte orafa contemporanea”, nel 1993 “Gioielli. Arte contemporanea d’Austria”, nel 1999 “Frammenti di mare. Gioielli di Barbara Paganin”, nel 2000 a Cortina “L’alternativa al prezioso” e, sempre nel 2000, a Porto Rotondo, “Gioielleria contemporanea in Europa”, mostra ripetuta poi a Cortina nella primavera del 2001 e seguita nell'estate del 2001, a Porto Rotondo, dalla mostra dedicata a Robert Smith “The Empty House”.

Negli anni '90 a Cortina e Porto Rotondo organizza alcune mostre per le sorelle Osanna e Turchese Rebecchini. Collabora con Graziella Folchini Grassetto, direttrice dello Studio GR. 20 di Padova, nelle mostre del 1989 “Antologia di arte orafa contemporanea”, nel 1993 “Gioielli. Arte contemporanea d’Austria”, nel 1999 “Frammenti di mare. Gioielli di Barbara Paganin”, nel 2000 a Cortina “L’alternativa al prezioso” e, sempre nel 2000, a Porto Rotondo, “Gioielleria contemporanea in Europa”, mostra ripetuta poi a Cortina nella primavera del 2001 e seguita nell'estate del 2001, a Porto Rotondo, dalla mostra dedicata a Robert Smith “The Empty House”.

Nell'agosto 1996 a Porto Rotondo, Claudio Zanettin incontra Elton John ed il compagno David Furnish (uniti civilmente nel 2005 e poi sposati nel 2014), presentatigli da Gianni Versace presso la casa che aveva affittato a Porto Cervo vicino all'Hotel Cala Di Volpe. Dopo pochi giorni dall'incontro, la star inglese ed il suo compagno si sono recati presso il negozio ed hanno acquistato tutto, tant'è che è stato costretto a chiudere anticipatamente l’esercizio.

Successivamente, dal 19 agosto al 9 settembre 2001 a Cortina, Claudio Zanettin presenta la mostra di gioielli antichi “Capolavori eburnei”: una pregiatissima raccolta di meravigliosi e rarissimi objets de vertu d’avorio, corno e osso, dal XVIII alla fine del XIX secolo: un’esposizione di piccoli capolavori dal valore inestimabile, frutto di vera passione collezionistica e di anni di faticose ricerche. Riprende la collaborazione con Graziella Folchini Grassetto con la mostra “Francesco Pavan. Oreficerie 1998-2001” a Cortina nel febbraio 2002. Nel luglio 2002 presenta la mostra “Il mare”, di Barbara Paganin e Ramon Puig Cuyas e nel febbraio 2003 la mostra “I gioielli di Karl Fritsch”.

Si fa evidente come l’interesse per il gioiello contemporaneo diventi una prassi costante nell'attività di Claudio Zanettin: insieme a Graziella Folchini Grassetto costituisce un comitato di promozione della gioielleria contemporanea che coinvolge molti importanti nomi della cultura e dell’high society italiana, dando vita ad una costante informazione a livello nazionale sull'oreficeria artistica contemporanea.

Il 27 agosto 2010, per celebrare e festeggiare il ritorno alla vita dopo due mesi di coma, Claudio Zanettin ha invitato cento amici ed amiche al “Dinner e ballo”, una bellissima festa a Dobbiacco presso Valcastello. il castello della contessa Chantal d’Acquarone.
A rendere ancora più magica la suggestiva atmosfera del Castello l’affascinante illuminazione delle numerose fiaccole.

Dal 23 al 26 febbraio 2011 organizza la mostra “I kimono di Yugiri II – Nebbia del tramonto La regina delle geishe” una duplice mostra capace di svelare il mondo orientale attraverso il suo costume simbolo – il kimono – e una serie di creazioni frutto di antiche culture e di una sensibilità in grado ancora di unire passato e presente. I kimono, appartenenti alla collezione di Yusunori Gunji, risalgono alla fine del ‘700 e furono realizzati per Yughiri II, regina delle Geishe.

Nel dicembre 2012 “La Ruota è Claudio Zanettin” si sposta e diventa “La Ruotina è Claudio Zanettin”. Il primo agosto 2018 "La Ruotina" si trasferisce all'indirizzo Largo Poste 43, sempre a Cortina d'Ampezzo, cambiando nome in "La Ruotellina è Claudio Zanettin".

Dal 07/12/19 al 07/01/20, presso la nuova sede, presenta la mostra “Antropos - fotografare l’invisibile del mito”. Fotografare l’invisibile del mito utilizzandolo come ponte simbolico tra mondo materiale e spirituale è il concetto artistico dell’ artista fotografo internazionale Stefano Favaretto.
La mostra rappresenta un viaggio alle origini dell’ uomo nei suoi aspetti archetipali più profondi connessi alla mitologia classica. Figure sorprendenti sembrano nascere nel marmo divenendo umane in una sorta di scultura fotografica che le immortala in un affascinante e mistico viaggio tra classico e moderno. Il mito della bellezza intesa come equilibrio degli elementi, viene celebrato in diverse forme e connesso al mondo naturale che ne rappresenta la sua massima espressione. L‘utilizzo di un materiale pregiato e vivo come il marmo diviene poi parte integrante di tale concetto al fine di mettere in evidenza la bellezza del creato nei suoi diversi aspetti. Nel mito rivivono elementi simbolici che i popoli di ogni epoca hanno visto e sulla base dei quali sono stati narrati poi i miti stessi. La ricerca di Favaretto mira proprio a riportare a galla attraverso la fotografia tali aspetti reconditi e affascinanti catapultandoci in un mondo antico ma al tempo stesso contemporaneo. Lo stile classico reinterpretato in chiave moderna crea infine un piacevole connubio adattandosi perfettamente al luogo dove viene ospitata la mostra.

Adesso

Dal 25 luglio 2020 a marzo 2021 ospita l’esposizione “Petits Portraits” di Renato Missaglia, a rotazione 70 piccoli ritratti di personaggi noti frequentatori della Regina delle Dolomiti, amici del gallerista e del pittore da sempre presente con le sue opere nella conca ampezzana.  Una particolare e interessante idea questa inedita e frizzante contaminazione sensibile di ricordi inesplorati tra oggetti d'antiquariato e ritratti di personaggi.

Stavolta il pittore Renato Missaglia sta sconvolgendo Cortina d'Ampezzo dove, da Claudio Zanettin, propone il suo recente lavoro, dedicato a "Nudi con l'anima", una definizione che gli piace, e che ha anche conquistato l'antiquario, il quale ha voluto presentare la mostra nelle sale della sua galleria. In che maniera si articola l'esposizione?
Ci sono quattordici nudi femminili di tre donne trasfigurate e quattordici nudi maschili di un solo personaggio, Zanettin. Per quest'ultimo c'è grande interesse, anche perché è riconoscibile e coraggioso nella sua straordinaria castità spirituale. Un nudo innocente, allora? Missaglia risponde che bisogna vincere il predominio della riservatezza che troppo spesso ci condiziona.

La prima parte della biografia è stata scritta da GRAZIELLA FOLCHINI GRASSETTO che ha fatto parte anche dell'ASSOCIAZIONE DELL' ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE di MONACO DI BAVIERA .

La Ruota, la Ruotina ed ora la Ruotellina... ma Claudio Zanettin è sempre qui a guidarla.

Io sono “Coming Out” da sempre

HIV Sieropositivo dal 1993